Centro di eccellenza urologica ed andrologica del dott. Gaetano Mazzone


UROLOGIA E ANDROLOGIA IN STRUTTURE ACCREDITATE CON IL SSN E CON LE PRIMARIE COMPAGNIE ASSICURATIVE

Il Dott. Gaetano Mazzone, Urologo a Catania e Siracusa, si occupa della Prevenzione, Diagnosi, Terapia Medica e Chirurgica della patologia a carico dell’apparato urinario maschile e femminile e dell’apparato genitale maschile.

 

 


L’attività viene svolta in ambito ambulatoriale, degenza ordinaria e Day Surgery in strutture private, accreditate con il SSN e con le principali compagnie assicurative del settore, dotate delle tecnologie più moderne e minimamente invasive attualmente disponibili in campo urologico e di presidi, supporti e collaboratori che garantiscono un’Alta Professionalità Medica di Equipe, con promozione di tutte le procedure atte al progressivo miglioramento della Qualità delle Cure e della conseguente Sicurezza del Paziente. 

 

Presso gli studi professionali, oltre la Visita Specialistica Urologica con controllo ecografico compreso, viene svolta la Diagnostica Urologica completa:

       

Ecografia Apparato Urinario

Ecografia del rene, della vescica e della prostata. Utile nello screening urologico classico, ma indispensabile in casi di sanguinamento urinario o sospetta calcolosi. 
Ecografia prostatica transrettale utilizzata per eseguire uno studio dettagliato ed accurato della ghiandola prostatica. Utilizza il principio degli ultrasuoni come tutte le tecniche ecografiche. 
Ecografia scrotale  utilizzata per eseguire uno studio dettagliato ed accurato dello scroto e dei testicoli. Utilizza il principio degli ultrasuoni come tutte le tecniche ecografiche. 

Ecocolordoppler Penieno

tecnica di diagnostica per immagini che sfrutta gli ultrasuoni per generare immagini ecografiche. L’esame non espone il paziente a nessun tipo di radiazione pericolosa. 

Ecocolordoppler Vasi Spermatici 

esame diagnostico ecografico non invasivo. Esso consente di valutare la vascolarizzazione venosa ed arteriosa dei testicoli.

L’ ecocolordoppler dei vasi spermatici rappresenta il principale strumento diagnostico per lo studio del varicocele.

Uroflussimetria

semplice indagine urodinamica che consente di valutare le caratteristiche del flusso urinario. Si esegue quando il paziente lamenta sintomi che fanno pensare all’esistenza di una difficoltà a urinare.

PSA Plasmatico

PSA è l’acronimo di Antigene Prostatico Specifico, è un enzima proteolitico prodotto dalle cellule della ghiandola prostatica; questo normalmente è presente nella parte liquida del sangue, il plasma. Attraverso delle semplici analisi del sangue è possibile stabilire il livello di psa plasmatico.


Terapia Endourologica  e minimamente invasiva

Trattamenti terapeutici minimamente invasivi per la diagnosi e cura delle malattie dell'uretra, della prostata, della vescica, dell'uretere e del rene.

 

La TURP (resezione transuretrale della prostata) è oggi un intervento urologico frequentissimamente richiesto, e viene effettuato con la metodica tradizionale e con la vaporizzazione laser o al plasma (TURIS) riducendo al massimo le giornate di degenza in strutture convenzionate che  fanno della discrezione e dell’alta professionalità le proprie carte vincenti.

 

 



Il varicocele viene trattato con tre tecniche: 

 

  1. Terapia chirurgica tradizionale (incisione chirurgica di tre cm sul canale inguinale con legatura e sezione dei vasi spermatici)
  2. Chirurgia laparoscopica (legatura e sezione endoscopica della vena spermatica per via addominale extraperitoneale)
  3. Scleroterapia retrograda (si inserisce per via venosa femorale un piccolo catetere che viene portato fino alla vena spermatica, con iniezione di sostanza sclerosante che oblitera le vene sede di reflusso) 

 

Il Dottor Mazzone è in grado di valutare quale, tra le sopracitate tecniche, è la più adatta al caso specifico. Con estrema dedizione e serietà, il medico specialista accoglie ogni paziente in un ambiente confortevole e lo aiuta a risolvere efficacemente i problemi più delicati.


Trattamento del varicocele


Disfunzione erettile

I primi accertamenti da eseguire sono gli esami di laboratorio (compresi i dosaggi ormonali ed una ecografia dell’apparato urogenitale).

Se dai primi accertamenti emergono cause organiche (es. diabete, ipertensione, vasculopatie, o endocrinopatie), il paziente è avviato sia ad una terapia eziologica specifica (mirante a correggere i fattori di rischio) e, se necessario, all’eventuale approfondimento diagnostico per la disfunzione erettile come per es. la valutazione vascolare peniena all’eco-Color Doppler prima e dopo iniezione intracavernosa di sostanze vasoattive ed infine eventualmente ad una terapia specifica per la disfunzione erettile.

 Se invece dagli accertamenti diagnostici di base si conclude per una preponderante componente primitiva psicogena, si potrà prendere in considerazione una terapia sessuale individuale o/e di coppia.

 

La terapia farmacologica più utilizzata è costituita dall’assunzione per via orale degli inibitori della PDE-5 (sildenafil, vardenafil, tadalafil ecc.). E’ implicito che, ai fini dell’espletamento dell’attività sessuale, vengano attivate le normali procedure innescanti l’erezione stessa (desiderio sessuale, preliminari, ecc.), con mantenimento della normale sequenza che caratterizza l’atto sessuale umano, non rendendo questa terapia “innaturale”. 

 


Qualora il paziente si trovi in una situazione di franco ipogonadismo (con bassi livelli di testosterone), questa situazione dovrà essere corretta mediante la somministrazione di testosterone mediante preparati a lento rilascio (per via intramuscolare o transdermica).In caso di inefficacia della terapia orale, l’opzione terapeutica alternativa è la somministrazione in sede intracavernosa di un farmaco che provoca l’erezione (farmacoprotesi). In caso di fallimento o intolleranza della farmacoprotesi viene proposto l’inserimento chirurgico di una protesi all’interno dei corpi cavernosi del pene, come soluzione definitiva. 


La prostatite

La prostatite è una malattia diffusissima specie tra i giovani. Si tratta di un’infiammazione della ghiandola prostatica che può presentarsi raramente in forma acuta e più di frequente in forma cronica. Quel che succede a livello fisico è che la ghiandola prostatica infiammata aumenta progressivamente di volume, formando una congestione. I sintomi distintivi sono i disturbi, anche ostruttivi, nell’urinare, senso di pesantezza tra i testicoli e l’ano ed in sede vescicale, dolore in sede rettale, secrezione uretrale e altri. Nel caso in cui questa infiammazione non sviluppi una infezione, l’uso continuativo di antibiotici si rivela oltremodo dannoso, sviluppando spesso fenomeni colitici. Per le suddette ragioni è indispensabile rivolgersi immediatamente a uno specialista in grado di esaminare la situazione corrente. Nel suo studio di Catania, il Dottor Mazzone possiede tutti gli strumenti più avanzati per una corretta diagnosi, che permette di distinguere tra vari livelli di prostatite.

un vero dramma per i giovani adulti



Cura delle infezioni dell'apparato urinario - la cistite

Per cistite si intende un'irritazione della vescica, causata il più delle volte ad infezione a carico dell’apparato urinario. È molto più frequente nelle donne, mentre nell’uomo è generalmente secondaria ad una patologia ostruttiva, come la frequente ipertrofia prostatica. La cistite è purtroppo un problema che affligge circa il 25% della popolazione femminile e si riconosce per un fastidioso bruciore intimo, dolore e stimolo frequente a urinare. L’uretra è l’unica parte delle vie urinarie, specialmente femminili, non completamente sterile e dove è quindi più possibile che funghi e batteri provenienti dall’intestino e dalle vie riproduttive trovino il loro habitat, per poi venire eliminati attraverso l’urina. Quando, però, le difese immunitarie sono indebolite a causa di stress, cattiva alimentazione o igiene sbagliata, il delicato ecosistema delle mucose intime femminili viene alterato e i batteri nocivi possono moltiplicarsi e prendere possesso delle vie urinarie. Il corpo risponde all’infezione cercando di eliminare i batteri nocivi ed è così che compare l’infiammazione. Al fine di prevenire e di curare l’infiammazione, è fondamentale curare sempre l’igiene intima, evitando prodotti aggressivi che possono modificare il ph della pelle. È anche importante, se necessario, usare dei lubrificanti vaginali per evitare cistiti post-coitali da traumi. Consigliato l’uso di probiotici e integratori a base di estratti naturali come il cranberry o mirtillo rosso, il D-Mannosio, l’acido ialuronico, tutti utili per potenziare la risposta delle difese immunitarie.


Tumore della prostata

Il tumore alla prostata viene spesso scoperto all'esame clinico o tramite esami ematici, come la misurazione del PSA. Un sospetto tumore alla prostata è tipicamente confermato attraverso l’esame istologico, anche detto biopsia. Si può ricorrere a ulteriori test come l'ecografia, la radiografia tradizionale, la TC, la scintigrafia scheletrica, la PET e la Risonanza Magnetica per determinarne la diffusione e se il tumore abbia o meno originato metastasi. Il tumore alla prostata si può trattare con la chirurgia, la radioterapia, la terapia ormonale, occasionalmente la chemioterapia, o combinazioni di queste. L'età e lo stato di salute del paziente, così come la diffusione del tumore, l'aspetto microscopico, e la risposta al trattamento iniziale, sono importanti per determinare la prognosi. Le cause specifiche del cancro alla prostata rimangono ancora sconosciute. I primi fattori di rischio sono comunque l'età e la storia familiare. La diagnosi viene eseguita nel nostro ambulatorio mediante esame rettale (DRE) e dosaggio del PSA. La terapia si basa su osservazione in assenza di trattamento, chirurgia, radioterapia, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità HIFU, chemioterapia, terapia ormonale, o una combinazione di queste, a seconda di ciò che il medico valuterà più idoneo.

 

 



La parola al dott. Mazzone sulle alterazioni del PSA

Un numero sempre crescente di pazienti, giovani e meno giovani, si rivolge al Dr Mazzone con il PSA elevato. Il fatto che, in tempi moderni, ci sia più informazione dà modo di diagnosticare in tempi utili qualsiasi problema legato all’apparato urinario, uno dei più sensibili dell’organismo.

 

 

Il Dottor Mazzone, specialista in Urologia, è un professionista di riferimento per i pazienti che presentano sintomatologie a carico di questo apparato e che desiderano accertarsi che tutto sia a posto, e nel caso provvedere a trattamenti specifici.


Queste poche righe non serviranno certo a spiegare cos'è il PSA; infatti chi sta leggendo questa pagina sicuramente già è informato su cos'è il PSA e cosa sta ad indicare un rialzo dei livelli ematici dell'Antigene Prostatico Specifico.

 

Solo delle considerazioni: quando fu scoperta questa glicoproteina si pensò di aver risolto il poblema della diagnosi del carcinoma prostatico cioè si ritenne che la formula PSA ELEVATO = TUMORE PROSTATICO valesse sempre e in ogni caso;

Quando poi si fu in grado di dosare, in seno al PSA totale, la frazione libera e la frazione legata, la formula di cui sopra, con il calcolo del rapporto PSA libero/PSA totale, cominciò ad assumere più valore ma mai un valore assoluto. Tutto ciò sta ad indicare una specificità che può essere definita “media” del PSA nei confronti del carcinoma prostatico; cioè non è detto che a PSA elevato corrisponda un tumore.

 

Il resto? Prostatiti, o congestioni prostatiche temporanee, quindi patologie infiammatorie oggi frequentissime anche in età giovanile.

Ma attenzione! Viceversa la formula TUMORE PROSTATICO = PSA ELEVATO ha praticamente valore assoluto (rarissimi i casi di carcinoma prostatico con PSA normale); questo introduce il concetto della sensibilità del PSA nei confronti del carcinoma prostatico: siamo quasi al 100 %. Cioè, in parole povere, se c'è il tumore il PSA è elevato.

 

Quindi, concludendo, è d'obbligo la distinzione tra specificità e sensibilità del PSA versus Tumore Prostatico (l'una del 50 % circa, l''altra del 100 % circa).

Questo spiega perche gli urologi non si accontentano mai di un solo esame istologico negativo per CaP e ripropongono (come da linee guida) altre biopsie prostatiche per escludere con sufficiente probabilità la presenza di un Carcinoma prostatico; ciò genera discomfort al paziente ma egli deve considerare che il Tumore Prostatico è oggi curabilissimo, ma, se misconosciuto, rappresenta una neoplasia insidiosa. 


Sede del centro di eccellenza uro/andrologica del dott. Gaetano Mazzone

              • Corso Italia , 302  -  CATANIA       
              • tel +39 335 8289393 / +39 095 2933611   
              • email :    mazzone.md@gmail.com
              • www.urologiamazzone.com 

 

 

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