Centro di eccellenza urologica ed andrologica del dott. Francesco Berardinelli


Curriculum ed Esperienze

Il Dottor Berardinelli Francesco , Urologo a Pescara , è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti nel 2003 con lode, ed ha conseguito la Specializzazione in Urologia ed Andrologia presso la stessa Università nel 2009 sempre con lode. Nel 2009 ha eseguito inoltre una Fellow in Urologia e Oncologia presso la University of Texas Medical School a Houston e presso la University of Texas M.D. Anderson Cancer Center, sempre a Houston, Texas, USA con il Prof. R Wang, il Prof. O.L. Westney e il Prof. S.E. Canfield.

 

Nel 2011 il Dott. Berardinelli ha conseguito il diploma europeo di “Fellow of European Board of Urology FEBU”, a Bruxelles, in Belgio. Tra il 2010 ed il 2011, il medico andrologo di Pescara, è stato Dirigente medico Urologo presso U.O. di Urologia del P.O. “San Gerardo”, Azienda Ospedaliera “Ospedale San Gerardo” con sede in Monza (MB) e presso la “Clinica San Carlo”, Casa di Cura Privata Polispecialistica Accreditata al Servizio Sanitario Nazionale, con sede in Paderno Dugnano, nella città metropolitana di Milano.

 

Dal 2013 ad oggi è Dirigente medico, nella qualifica di Medico Urologo, presso il reparto Urologia del P.O. “San Pio da Pietrelcina” con sede in Vasto (CH) e presso il reparto di “Urologia” dell’Ospedale Clinicizzato ”SS Annunziata” di Chieti.


Il Dott. Berardinelli si occupa principalmente di Chirurgia Oncologica Urologica con particolare interesse per la chirurgia robotica del carcinoma prostatico e per la terapia chirurgica del carcinoma della vescica e di Andrologia (deficit erettile, incurvamento penieno, eiaculazione precoce, malattia sessualmente trasmissibile, fimosi, varicocele..).Altri campi di interesse chirurgico sono calcolosi urinaria, la chirurgia ricostruttiva per malformazioni renali (pieloplastica robotica). 

 

Utilizza la tecnologia del laser verde per la terapia chirurgica dell’ipertrofia prostatica benigna.

 

Il Dott. Berardinelli svolge attività in libera professione, su appuntamento riceve come andrologo a Pescara e presso gli studi medici di Vasto e Campobasso.

Il Dott. Berardinelli è inoltre autore di numerosi articoli scientifici (fonte PubMed), pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali indicizzate: 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Berardinelli+F%5BAuthor%5D


I riconoscimenti urologici

Il Dr. Berardinelli Francesco ha ricevuto diversi prestigiosi riconoscimenti da parte della Società Italiana di Andrologia (SIA), della Società Italiana di Urologia Oncologica (S.I.Ur.O.), della Società Italiana di Urologia (SIU) e dell'European Association of Urology (EAU) per l’attività scientifica svolta su temi inerenti l’ambito oncologico e connesse all’infertilità e all’impotenza maschile.

Patologie trattate

Il Dr. Berardinelli Francesco urologo si occupa della prevenzione, della cura e della diagnosi di malattie e disturbi dell’apparato urinario e dell’apparato genitale maschile.

 

Tra le patologie trattate ci sono: 

 

    • il tumore della prostata, del pene e del testicolo 
    • il tumore della vescica
    • il tumore del rene
    • l'ipertrofia prostatica
    • la calcolosi urinaria,
    • l'impotenza,
    • l'eiaculazione precoce,
    • la fimosi,
    • l'idrocele,
    • l'incontinenza,
    • l'incurvamento penieno,
    • l'infertilità maschile,
    • l'infezione alle vie urinarie,
    • malattie dell'apparato riproduttore maschile,
    • il prolasso vescicale,
    • il varicocele.


Terapia delle onde di urto per la disfunzione erettile

Come è noto l’erezione è il risultato di una complessa sinergia tra vasi sanguigni, nervi, ormoni e muscoli. Per avere una buona erezione si deve avere  un aumento del flusso sanguigno e della pressione del sangue all’interno dei corpi cavernosi del pene.Quindi ai fini di una buona erezione e’ estremamente importante la salute ed il buono stato dei vasi sanguigni . Il ridotto flusso sanguigno arterioso, influisce sulla compressione venosa, provocando un’erezione insufficiente . L’arteriosclerosi è una delle cause principali delle disfunzioni erettili.


La nuova tecnologia  delle onde d’urto viene in aiuto per il raggiungimento di un buon stato di salute dei vasi sanguigni . Questa metodica  è stata sviluppata in Israele , essendo una terapia già utilizzata per la frantumazione dei calcoli renali ed uretrali o come terapia antalgica.

 

Cosa sono le onde di urto ?

 

Sono onde acustiche a cui viene sottoposto il pene durante sessioni apposite della durata di circa 10/15  minuti .

 

La terapia fisica  , per un totale consigliato di sei trattamenti complessivi  a cadenza settimanale , agisce stimolando la circolazione sanguigna all’interno del pene. Questa terapia infatti è in grado di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni , e porta effetti positivi anche in caso di patologia riguardanti il pavimento pelvico ( Sindrome del Dolore Pevico Cronico ) .

 

Quindi , diversamente dai farmaci che agiscono sul sintomo , qui si viene ad agire sulla CAUSA , migliorando  il microcircolo vascolare e  restituendo al paziente la possibilità di avere una erezione spontanea. Questa nuova terapia  per  la disfunzione erettile  è sicuramente meno invasiva, indolore e con effetti collaterali pressoché assenti. 

 

I pazienti candidabili a questo tipo di trattamento vengono selezionati nel corso della visita andrologica. Non occorre alcuna preparazione da parte del paziente ed a seguire le sedute il paziente sarà invitato a sottoporsi a visite di controllo andrologiche per valutare il successo della terapia che può eventualmente essere ripetuta in caso di parziale efficacia.

 

Questa tecnica può essere utilizzata anche nei pazienti sottoposti a prostatectomia. In questi soggetti l’assenza di erezioni notturne determina, nei primi mesi dopo l’intervento, un danno da ridotta ossigenazione ai tessuti cavernosi. Grazie alle onde d’urto è possibile migliorare il microcircolo e ripristinare precocemente le erezioni mattutine: questo evita la retrazione del pene e migliora il recupero spontaneo delle erezioni.

 

Quale è il meccanismo delle onde d'urto ?  

 

Le onde d'urto sono delle onde acustiche che producono delle differenze di pressione , nel loro fenomeno di propagazione . La loro diffusione attraverso i tessuti genera un trasferimento di energia , e quindi il loro contatto con il tessuto , in base a questa “ cessione “ di energia , avvia conseguentemente dei positivi cambiamenti biologici .

 

Questa onda di urto e’ caratterizzata da bassa intensità ed interagisce con i tessuti più profondi causando una sorta di “  microtrauma meccanico a livello di membrana cellulare “ in grado di indurre maggiore vascolarizzazione   nei tessuti migliorando di conseguenza il flusso sanguigno  .

 

L’effetto del trattamento si verifica dopo circa quattro settimane e tende a regredire gradualmente dopo due anni.La terapia con onde d’ urto per disfunzione erettile è in grado di indurre angiogenesi, rigenerazione dei nervi, reclutamento delle cellule progenitrici endoteliali, miglioramento della funzionale dell’endotelio e inibizione della fibrosi dei corpi cavernosi . 

 

E’ stato dimostrato che i pazienti nei quali  la terapia farmaceutica si sia rivelata  inefficace, sottoposti a ciclo di terapia con onde di urto , siano successivamente divenuti responsivi a tali farmaci . Si tenga presente che in passato i pazienti sui quali la terapia farmaceutica si fosse dimostrata inefficace , non avevano praticamente altre strade se non l’impianto chirurgico per  avere una vita sessuale soddisfacente.

 

E’ bene rivolgersi a centri qualificati ed andrologi esperti . E’ molto importante infatti il dosaggio della giusta quantità di energia da erogare e il “ numero di colpi “  da somministrare per ogni seduta di trattamento . Una dose di energia troppo alta può infatti addirittura essere controproducente. Fondamentale quindi affidarsi ad un andrologo certificato, che abbia l’ esperienza per calibrare il trattamento tenendo in considerazione tutte le variabili :

 

  • tipologia del problema di erezione
  • motivazione del paziente legata alle sue aspettative
  • scelta di terapie accessorie ( farmacologiche , integratori naturali ) che associate al trattamento delle onde di urto massimizzino la sua efficacia.  

 

IL centro andrologico del dott. Berardinelli   , grazie a moderne apparecchiature , è  in grado  di calibrare la giusta personalizzazione del trattamento , secondo i parametri ci sui abbiamo precedentemente parlato.  


La parola al dott. Francesco Berardinelli su ........

L' Ipertrofia Prostatica Benigna

L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è caratterizzata dall'ingrossamento della ghiandola prostatica, spesso dovuto all'invecchiamento. La ghiandola ingrossata può comprimere il canale uretrale, causandone una parziale ostruzione e interferendo con la capacità di urinare. Colpisce oltre l'80% degli uomini dopo i 70 e 80 anni, ma produce sintomi solo nella metà dei soggetti. Tale ingrossamento non deve destare eccessivo allarme, perché si tratta di una patologia benigna e reversibile, in cui non ci sono formazioni tumorali e infiltrazione dei tessuti. Per la diagnosi spesso è sufficiente una visita urologica con esplorazione rettale. La terapia inizialmente è farmacologica. 

 

Il trattamento medico consiste nell'utilizzo degli alfa-litici, negli inibitori delle 5-alfa reduttasi, nell'uso della fitoterapia o degli antimuscarinici. Studi recenti hanno inoltre dimostrato l'efficacia degli inibitori delle 5-fosfodiesterasi per il trattamento di questa patologia.

 

L'intervento chirurgico viene effettuato in pazienti con sintomatologia moderata o severa, che non rispondono al trattamento medico e con bassa qualità di vita. Vengono praticate le tecniche standard endoscopiche, la TURP o Resezione Prostatica Transuretrale (mono- o bipolare) o la TUIP o Incisione Prostatica Transuretrale, ma anche la chirurgia “open”, l'adenomectomia Transvescicale (ATV). La TURP è la procedura più utilizzata per il trattamento dell'IPB e viene effettuata mediante un resettore endoscopico, senza necessità di taglio. Il chirurgo dopo aver visualizzato l'ostruzione, rimuove il tessuto prostatico mediante una sorgente elettrica che passa attraverso il resettore. La procedura dura circa 1ora e può essere effettuata in anestesia spinale o generale

.

Di recente acquisizione vi è anche la tecnologia laser KTP o Greenlight (foto), praticata dal Dr. Berardinelli, che sfrutta una sorgente laser (532 nm) per vaporizzare e rimuovere il tessuto prostatico.



Parliamo di Calcolosi Urinaria

La terapia della colica renale prevede come farmaci di prima scelta gli anti-infiammatori non steroidei: essi sono in grado di ridurre il dolore, l’edema e l’infiammazione locale.

Esiste anche un trattamento farmacologico mirato alla loro dissoluzione. Ad esempio per i calcoli di acido urico e cistina è necessario alcalinizzazione le urine (pH >6.5) con citrati e bicarbonati di Na e K.

La scelta del trattamento chirurgico dipende dalla dimensione, dalla sede, dalla causa predisponente e dalla eventuale presenza di un infezione urinaria. 

Tra le procedure a disposizione la litotrissia extracorporea con onde d’urto (ESWL) è la meno invasiva e ha lo scopo di disgregare i calcoli urinari in piccoli frammenti mediante l’applicazione di onde d’urto generate all’esterno dell’organismo. Viene praticata in regime ambulatoriale. Tuttavia nella maggior parte dei casi l’ESWL non riesce a frantumare il calcolo ed è necessario ricorrere all’ureterorenoscopia (URS), una tecnica chirurgica endoscopica (senza cicatrici) che utilizza strumenti (rigidi o flessibili) di piccolo calibro introdotti per via retrograda (dall’uretra si arriva in vescica e da qui si risale nell’uretere) per trattare calcoli localizzati in qualunque punto del tratto urinario. L’intervento viene generalmente effettuato in anestesia spinale ed è caratterizzato da un alto tasso di successo e basse complicanze.

Infine la nefrolitotomia percutanea (PNL) è una tecnica che utilizza strumenti introdotti direttamente nelle cavità renali attraverso un tragitto percutaneo a livello della regione lombare. È una procedura più invasiva, eseguita in anestesia generale, indicata per i calcoli più grandi (>2 cm) e con migliori risultati rispetto alla ESWL e alla URS.

Il Dr. Berardinelli Francesco è un urologo e andrologo a Pescara, Campobasso, Vasto con una vasta e riconosciuta esperienza clinica nella diagnosi e cura della eiaculazione precoce.



Servizi di diagnostica presso il centro di eccellenza urologica ed andrologica del dott. Francesco Berardinelli

       

Ecografia Apparato Urinario

Ecografia del rene, della vescica e della prostata. Utile nello screening urologico classico, ma indispensabile in casi di sanguinamento urinario o sospetta calcolosi. 
Ecografia prostatica transrettale utilizzata per eseguire uno studio dettagliato ed accurato della ghiandola prostatica. Utilizza il principio degli ultrasuoni come tutte le tecniche ecografiche. 

Ecografia Renale  

indagine diagnostica non invasiva effettuata con l’impiego di sonda ecografica. Lo scopo dell’indagine è analizzare la morfologia dei reni e delle vie urinarie, sia in soggetti che presentano disturbi sia nei soggetti sani a scopo preventivo.

Ecocolordoppler Penieno

tecnica di diagnostica per immagini che sfrutta gli ultrasuoni per generare immagini ecografiche. L’esame non espone il paziente a nessun tipo di radiazione pericolosa. 

Ecocolordoppler Vasi Spermatici 

esame diagnostico ecografico non invasivo. Esso consente di valutare la vascolarizzazione venosa ed arteriosa dei testicoli.

L’ ecocolordoppler dei vasi spermatici rappresenta il principale strumento diagnostico per lo studio del varicocele.

Uroflussimetria

semplice indagine urodinamica che consente di valutare le caratteristiche del flusso urinario. Si esegue quando il paziente lamenta sintomi che fanno pensare all’esistenza di una difficoltà a urinare.

PSA Plasmatico

PSA è l’acronimo di Antigene Prostatico Specifico, è un enzima proteolitico prodotto dalle cellule della ghiandola prostatica; questo normalmente è presente nella parte liquida del sangue, il plasma. Attraverso delle semplici analisi del sangue è possibile stabilire il livello di psa plasmatico.

PCA3 Urinario

Si tratta di un’indagine molecolare che consente all’urologo di indirizzare il paziente verso una biopsia prostatica o una re-biopsia. Il PCA3 è un gene altamente espresso nel cancro delle prostata.

Esame Urodinamico

Il termine “urodinamica” comprende diversi test che misurano la funzione dell’apparato urinario. Piu’ comunemente  si riferisce a quello studio flusso-pressione chiamato anche  comunemente col nome di cistomanometria. 

Cistoscopia

esame diagnostico che permette di visualizzare le pareti interne dell’uretra (il canale che convoglia l’urina all’esterno) e della vescica utilizzando uno strumento detto cistoscopio. 

Biopsia prostatica 

esame diagnostico indispensabile per escludere o confermare la diagnosi di carcinoma prostatico in caso di sospetto clinico. In breve: si prelevano diversi campioni di tessuto prostatico e si inviano in laboratorio analisi per sottoporli ad esame istologico.

Spermiocoltura

esame di laboratorio analisi che viene effettuato sul liquido seminale. Il liquido seminale contiene gli spermatozoi, esso è il fluido secreto dalla prostata e dalle vescicole seminali che forniscono il fruttosio; gli spermatozoi, invece, sono le cellule sessuali maschili (o gameti maschili), prodotte dai testicoli e aventi un ruolo fondamentale nel processo riproduttivo.

Dosaggi ormonali

Non solo l’endocrinologo, ma anche l’urologo o ancor meglio l’andrologo devono conoscere l’assetto ormonale del proprio paziente. Pertanto il ricorso ai dosaggi ormonali è d’obbligo. 


Sede del centro di eccellenza uro/andrologica del dott. Francesco Berardinelli

Via Fabio Filzi  5,

65123 Pescara, PE 

Cellulare: 3928839260 

email :    info@urologoberardinelli.it

www.urologoberardinelli.it 

 

 

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